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M A N I F E S T O     S A L A T I

PER LA RIFORMA DELL’ORGANICO

DELL’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

 Il MANIFESTO SALATI è il cuore di un progetto lucido e preciso teso a riorganizzare profondamente l’assetto della burocrazia che amministra la giustizia civile. Lo scopo è quello di eliminare definitivamente quelle situazioni ormai consolidate di spreco e disfunzione che rallentano, quando non paralizzano, il funzionamento dell’apparato giudiziario.

Avv. Dino Salati
Avvocato Dino Salati fondatore dello Studio Salati

GLI OBIETTIVI DELLA PROPOSTA DI RIFORMA

Questa proposta di riorganizzazione della burocrazia giudiziaria si propone di:

  • Riqualificare il lavoro dei magistrati di carriera;
  • Distribuire lavoro agli avvocati competenti ed esperti;
  • Garantire al cittadino rapidità di definizione delle cause;
  • Contenere i costi dell’apparato burocratico per lo Stato.

Una riforma che garantisca i principi di eguaglianza, di economicità, di funzionalità della ragionevole durata del processo è possibile, e senza costi aggiuntivi per lo Stato: è solo necessario sfruttare professionalità già presenti nell’ordinamento e non utilizzate razionalmente.

LE MOTIVAZIONI DELLA PROPOSTA DI RIFORMA

Per il sistema e per il cittadino, l’attuale situazione della macchina della Giustizia si riassume in due problemi gravi e pressanti:

  • la lungaggine delle cause, in contrasto col principio di economicità e di ragionevole durata del processo;
  • i costi del sistema, che lievitano fino a livelli ingestibili.

Il problema più urgente di cui deve occuparsi una vera riforma dell’organico dell’amministrazione della giustizia è il numero enorme di avvocati iscritti all’albo degli ordini forensi ma non sufficientemente utilizzati.

Per contro, a fronte di un numero elevatissimo di domande di giustizia, pare non ci siano mai abbastanza magistrati di carriera. A questo problema si è tentato di mettere rimedio tramite la figura dei magistrati onorari, ma questo sistema non è una vera soluzione.

LA RISPOSTA RISOLUTIVA: GLI AVVOCATI

Lo smaltimento del carico arretrato di procedimenti giudiziari non può essere gestito dai soli magistrati onorari. Una vera riforma dell’organico dell’amministrazione della Giustizia, per poter opportunamente risolvere il problema, deve necessariamente coinvolgere tutti gli avvocati per rendere giustizia ai cittadini.

LA PROPOSTA SALATI PER IL RIMODERNAMENTO DELLA BUROCRAZIA DELLA GIUSTIZIA CIVILE

La proposta Salati prevede alcune modifiche al funzionamento dei Processi Civili, per quanto riguarda l’attribuzione delle cause ai Magistrati.

  • Il numero dei Magistrati di Carriera a concorso dovrà oltre che a numero chiuso, essere proporzionale alla popolazione della circoscrizione territoriale di ogni tribunale. I Magistrati di Carriera rivestiranno la precisa funzione di dirigere la struttura-giustizia, e poiché questa ha prima di tutto il dovere di garantire l’immediata definizione della controversia, sarà stabilito un termine perentorio di sei/dodici mesi per la definizione di ogni causa, a seconda della sua complessità.
  • Verrà istituito uno specifico Albo di Avvocati Giudicanti. A tale albo saranno iscritti:
    1. tutti quegli avvocati oggi nominati dal CSM come  Magistrati Onorari (la cui figura costituirà il primo elenco di Avvocati Giudicanti);
  • gli avvocati, scelti tra gli iscritti al proprio ordine da almeno cinque anni, che daranno disponibilità ad assumere appunto le funzioni di giudicante, previa dimostrazione della loro capacità professionale per il ramo in cui si iscrivono.
  • Il Presidente del Tribunale, o in sua vece il Presidente di Sezione, assegnerà le cause al Magistrato di Carriera. Se questi avrà già raggiunto un carico di lavoro che non gli consente di definire la causa nel predetto termine di sei/dodici mesi, questa verrà assegnata ad un organico costituito da avvocati scelti dall’Albo dei Giudicanti secondo una turnazione prestabilita e assicurata.
  • Gli Avvocati Giudicanti presteranno giuramento avanti il Presidente del Tribunale o il Magistrato di Carriera suo delegato; tale figura fisserà la data della prima udienza e dell’intera istruttoria, compreso il deposito della sentenza che non potrà, in nessun caso, superare il termine perentorio di sei/dodici mesi (a seconda della complessità della causa) dall’inizio del processo, stabilito con l’accettazione dell’incarico.
  • Gli Avvocati Giudicanti esiste verranno remunerati secondo il tariffario disciplinato dal D.P.R 27.07.1988 e ss. modifiche, già in uso per la determinazione delle competenze dei CTU determinate e liquidate dal magistrato di carriera a vacazione o a percentuale secondo gli scaglioni di valori di causa.

I VANTAGGI DEL NUOVO ORDINAMENTO

Il nuovo ordinamento dell’organico della Giustizia proposto dal Manifesto Salati porterà vantaggi a tutte le parti in causa:

  • Lo Stato avrà forti risparmi. Non sosterrà più gli ingenti costi fissi necessari per aumentare l’organico dei magistrati di carriera e dei magistrati onorari, perché farà fronte alle necessità del momento tramite la nomina di Avvocati Giudicanti. Allo stesso modo saranno contenuti i costi di gestione delle aule di giustizia, dato che l’avvocato giudicante seguirà l’intera vertenza presso il proprio studio, come un vero e proprio CTU esperto di diritto, e dovrà presenziare in aula alla sola udienza iniziale per prestare giuramento e ricevere dal magistrato la calendarizzazione dell’istruttoria. Per quanto riguarda le parcelle degli Avvocati Giudicanti, queste diventeranno un titolo esecutivo a carico di chi risulterà soccombente nella causa (fatto salvo il fondo spese posto provvisoriamente a carico delle parti), nel momento stesso in cui verranno vistate dal Magistrato di carriera insieme alla sentenza emessa. Non va poi sottovalutato che il reddito derivante da tali parcelle sarà sottoposto a regolare tassazione, e costituirà una nuova entrata per le casse dello Stato.
  • I magistrati di carriera saranno maggiormente qualificati e retribuiti, dovendo sovraintendere anche alla distribuzione e assegnazione di processi agli Avvocati Giudicanti e potendosi così dedicare meglio alle cause di loro competenza diretta.
  • Il cittadino avrà certezza del proprio diritto entro il termine perentorio prefissato di sei/dodici mesi. In questo modo gli effetti della causa conclusa saranno realmente utili, soprattutto per gli esercenti attività commerciali per i quali le lungaggini sono particolarmente problematiche.
  • Gli avvocati di parte verranno remunerati per il proprio lavoro in termini brevi e prestabiliti, con evidenti riscontri per la propria dignità professionale.
  • Gli avvocati giudicanti avranno maggiori redditi grazie alle nomine ricevute, per integrare quelli derivanti dalla normale attività professionale.

Per contattare l’Avv Dino Salati

e-mail: [email protected]

cell: 338-8363133